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TUTTO COMINCIA DA UNA PIANTA:
Il cotone è conosciuto sin dall’antichità. In effetti, nelle aree di cui la pianta è originaria (Africa, Asia
e Nord America) i ritrovamenti archeologici provano che già nel I sec. d.C. esistevano primitivi sistemi
meccanici per separare i semi del cotone dalla fibra (sgranatura). La sua tessitura iniziò in Asia e i tessuti in cotone furono particolarmente apprezzati dai Greci e dai Romani. La
pianta del cotone (Gossypium) fu introdotta in Europa solo più tardi,
dagli Arabi, e ne esistono diverse specie tuttora intensamente coltivate per ricavarne la fibra e l’olio.
L’olio di semi di cotone è un olio vegetale che può vantare un utilizzo a scopo non alimentare
estremamente poliedrico, nel corso dei secoli è infatti rientrato nella produzione dei prodotti
più diversi, dagli esplosivi alla gomma, ai pesticidi, ai cosmetici.
UTILIZZI COSMETICI:
L’olio di cotone si ottiene per spremitura a freddo dei
semi ma, a causa della presenza di gossipolo, una
sostanza tossica a dosi elevate, nell’olio grezzo (rosso
scuro, con aroma penetrante e sapore amaro)
necessita di un processo di raffinazione. Il risultato è
un olio molto usato nell’industria alimentare per la
produzione di spalmabili e salse per insalate, molto
chiaro, libero da gossipolo, con profumazione
delicata e gradevole, e di sapore leggero.
Grazie alla sua particolare composizione, l’olio di
cotone viene impiegato
nell’alimentazione poiché combatte i radicali liberi e
protegge il sistema cardiovascolare, ma trova anche
ampia applicazione nell’industria cosmetica in moltissime preparazione destinate alla cura del
viso e dei capelli